La prognosi a lungo termine dei pazienti con extrasistoli sopraventricolari (SVPCs) nella popolazione generale resta indeterminata. Allo scopo di esaminare il significato prognostico dei SVPCs in soggetti sani, Nobuyuki Murakoshi e collaboratori, hanno osservato con un checkup di routine circa 64.000 soggetti in Giappone (età media 58.8 ± 9.9 anni, 67.6% donne). L’end point primario era morte per stroke, cause cardiovascolari (CVD) o per tutte le cause durante un follow-up medio di 14 anni, mentre l’end point secondario era rappresentato da primo episodio di fibrillazione atriale (AF) in soggetti non cardiopatici né aritmici all’arruolamento. Rispetto ai soggetti senza SVPCs, gli hazard ratios (HRs) corretti per le multivariabili [95% CI] per decesso per stroke, CVD, e tutte le cause di mortalità nei soggetti con SVPCs erano rispettivamente 1.24 (0.98–1.56) per gli uomini, 1.63 (1.30–2.05) per...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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