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Nei pazienti con insufficienza cardiaca l’ospedalizzazione per peggioramento dello scompenso è associata ad alta mortalità precoce e tardiva
Fonte: European Journal of Heart Failure. doi: 10.1002/ejhf.211.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da a Kristensen SL dell’Università di Glasgow. Al fine di valutare nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica (HF), sia con FE conservata che disfunzionanti,  il significato prognostico di una ospedalizzazione per peggioramento dell'insufficienza cardiaca (WHF), per infarto del miocardio (MI), e per ictus, sono stati studiati 5011 pazienti con scompenso cardiaco e ridotta FE (HF-REF) arruolati nello studio CORONA e 4128 pazienti con scompenso cardiaco ed FE conservata (HF-PEF) arruolati nello studio I-Preserve. Nello studio CORONA, 1.616 pazienti (32%) hanno avuto un primo evento dopo la randomizzazione (1223 WHF, 216 MI, 177 ictus), e l'HR aggiustato per la mortalità ≤30 giorni dopo un evento è stato: WHF 7,21 [IC 95% 2,05-25,40], MI 23,08 (IC 95% 6,44-82,71), e ictus 32,15 (IC 95%  8,93-115,83). L'HR per la mortalità...continua a leggere

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