Lo studio messo a punto dall’equipe bavarese ha confrontato la sicurezza del trattamento ininterrotto periprocedurale con Rivaroxaban in pazienti sottoposti ad ablazione transcatetere in atrio sinistro tra Febbraio 2012 e Marzo 2013, rispetto al trattamento periprocedurale con inibitori della vitamina K. I 544 pazienti che componevano la coorte dello studio (età media 63 anni) son stati divisi equamente in due gruppi e trattati alternativamente con Rivaroxaban (15 o 20 mg/die) o con Phenprocoumone (inibitore della vitamina K) (INR 2-3). Durante la procedura è stata inoltre somministrata Eparina e.v. per mantenere l’ACT tra 270 e 300 secondi. In entrambi i gruppi non si sono verificati eventi tromboembolici o decessi, mentre un solo evento emorragico maggiore per ciascun gruppo (un tamponamento in Riva, un ematoma inguinale con trasfusione in Phen). Anche la prevalenza dei sanguinamenti minori è stata pressoché la...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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