Sebbene non ci siano ormai più dubbi sull’utilizzo dei NAO nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale in assenza di qualsiasi tipo di patologia valvolare, qualche perplessità persisteva per quei pazienti che hanno fibrillazione atriale e malattia delle valvole native tale però da non giustificare l’appellativo “valvolare” alla fibrillazione atriale. Una sottoanalisi dello studio ROCKET AF ha suddiviso tutti i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (14.171) in un gruppo che presentava malattia valvolare significativa (2003 pazienti) ed un gruppo senza malattia valvolare significativa (12.179). Va ricordato che dal trial originale erano stati esclusi pazienti con fibrillazione atriale valvolare associata a stenosi mitralica emodinamicamente significativa, protesi valvolare, programmata procedura invasiva (inclusa la chirurgia maggiore) con potenziale sanguinamento...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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