Gli obiettivi principali di questo studio sono stati volti ad indagare il rapporto tra il prolungato intervallo QRS e la prognosi nei pazienti con cardiomiopatia dilatativa (DCM), determinare inoltre gli effetti della stimolazione cardiaca con defibrillatore impiantabile (ICD) sulla mortalità nei pazienti con una larghezza del QRS > 150 ms. Gli Autori hanno condotto una ricerca retrospettiva sul database aziendale con riferimento alle cartelle cliniche dei pazienti da gennaio 2007 a dicembre 2012 per un totale di 1.453 casi di DCM. Dei 1.453 casi, 989 pazienti sono stati inclusi nelle analisi finali. Variabile di outcome primario è stata considerata la mortalità per tutte le cause. Dai risultati è emerso che dei 989 pazienti, il 20% (n = 198) dei pazienti aveva una larghezza QRS > 150 ms. Rispetto ai pazienti che hanno avuto un QRS < 120 ms, i pazienti con QRS > 150 ms avevano...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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