Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori Paul M. Vespa e David Geffen dell’Università della California. Avendo gli studi randomizzati dimistrato la diminuzione del rischio di emorragia intracranica (ICH) con l'utilizzo di nuovi anticoagulanti orali (NOACs), tuttavia, non è chiaro se l'entità del beneficio è simile per tutti i NOACs attualmente disponibili, pertanto i ricercatori hanno voluto eseguire una revisione sistematica ed una metanalisi per valutare quantitativamente i tassi di ICH. Sono stati cercati lavori su MEDLINE, CENTRALE, CINAHL, e EBSCO, integrati con abstract di conferenze, fino al 1 dicembre 2012, senza alcuna restrizione di lingua. Sono stati identificati 6 studi (1 in cui è stato somministrato dabigatran, 2 rivaroxaban e 3 apixaban) in cui sono stato arruolati 57.491 pazienti. I NOACs hanno ridotto in modo significativo il rischio di emorragia intracranica contro tutti i comparatori (odds...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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