La gestione della temperatura target è raccomandata come strategia neuro-protettiva dopo l'arresto cardiaco extra-ospedaliero. Gli effetti potenziali determinati da differenti temperature di riferimento per deterioramento cognitivo comunemente descritti in sopravvissuti non sono stati sufficientemente studiati. L'obiettivo primario di questo studio è quello di valutare se una temperatura target di 33ºC rispetto a 36ºC rappresenti una condizione favorevole per la funzione cognitiva, e secondaria per descrivere deterioramento cognitivo in sopravvissuti all’arresto cardiaco in generale. In questo studio sono stati inclusi 652 pazienti sopravvissuti all’arresto cardiaco originariamente randomizzati e stratificati per sito per il controllo della temperatura a 33ºC o 36ºC nello studio Target Temperature Management. La sopravvivenza fino a 180 giorni dopo l'arresto è stata...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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