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Emorragia cerebrale in corso di trattamento con rivaroxaban

Una paziente di sesso femminile, di 84 anni, viene ricoverata alle ore 1:45 di notte con diagnosi di ictus emorragico. Si tratta di una signora in trattamento antiipertensivo con valsartan 160 mg da circa 10 anni per una condizione di ipertensione arteriosa. Non era possibile raccogliere informazioni attendibili sul grado di controllo pressorio a domicilio poiché la paziente misurava molto raramente la pressione arteriosa. Circa 7 mesi prima, a seguito del riscontro di episodi di fibrillazione atriale parossistica, registrati all’ECG e sempre risoltisi spontaneamente entro 7 giorni dall’esordio, la paziente era stata posta in trattamento con rivaroxaban alla dose di 15 mg una volta al giorno. A detta dei parenti, che vivono con lei, il trattamento sarebbe sempre stato assunto regolarmente. Un controllo eseguito presso la farmacia ha confermato il ritiro mensile delle confezioni di rivaroxaban. La paziente non presentava altre patologie degne di nota. La sera del ricovero, intorno alle ore 22, la paziente ha improvvisamente accusato malessere generale, cefalea, nausea, disartria e stato soporoso. L’ultima somministrazione di valsartan era avvenuta la mattina di quel giorno, e quella di rivaroxaban intorno alle ore 13, circa nove ore prima dell’insorgenza dei sintomi. Entrata in Pronto Soccorso alle ore 23:09, la paziente ha immediatamente eseguito una TC cerebrale, senza mezzo di contrasto, che ha mostrato focolaio emorragico intra-parenchimale di circa 2,7 cm,continua a leggere

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