Queste solo le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Jing Fang del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, USA. Partendo dal presupposto che le attuali linee guida raccomandano che gli adulti con malattia cardiovascolare aterosclerotica assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci antiaggreganti piastrinici in prevenzione secondaria degli eventi cardiovascolari, tuttavia, nessuna valutazione a livello nazionale di basse dosi di aspirina per la prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari è stata riportata nella vita reale. Utilizzando i dati del 2012 del National Health Interview Survey, i ricercatori hanno voluto valutare la presenza in terapia di un basso dosaggio di aspirina in pazienti con patologia cardiovascolare aterosclerotica. E’ stato stimato il rapporto di prevalenza di basse dosi di aspirina, l'adeguamento per lo status socio-demografiche,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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