Dopo l’introduzione in commercio dei nuovi anticoagulanti orali c’è necessità di dati del mondo reale che confermino i risultati dei trial. In quest’ambito si colloca l’analisi di Graham et al su soggetti di età superiore a 65 anni arruolati nel programma nordamericano Medicare. L’analisi, una delle più vaste disponibili riguardante 67.000 pazienti trattati con dabigatran e 270.000 trattati con warfarin, ha mostrato che dabigatran 150 mg x 2 riduce l’incidenza di stroke ischemico (-20%), emorragie cerebrali (-76%) e mortalità per tutte le cause (-14%), ed aumenta il rischio di emorragie gastrointestinali (+28%), confermando i dati dello studio RELY. Gli eventi si verificano con una maggiore incidenza nei primi 90 giorni di terapia. Effettuando una stratificazione per classi di età si osserva che la riduzione della mortalità riguarda tutti i pazienti sopra i 65 anni, tranne le donne con più di 85 anni, mentre...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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