Lo scopo principale degli anticoagulanti è quello di diminuire la formazione di fibrina riducendo il rischio di trombosi. Gli antagonisti della vitamina K (AVK) sono stati utilizzati per molti decenni per ridurre il rischio trombotico, nonostante presentassero inconvenienti legati non solo alla variabilità dell’effetto, che richiede uno stretto monitoraggio, ma anche effetti sfavorevoli sulla aterosclerosi. Un gruppo olandese ha effettuato una revisione sistematica degli effetti osservati su modelli animali in cui gli AVK si sono dimostrati induttori di calcificazioni vascolari, aterosclerosi accelerata, aumentando la vulnerabilità della placca, mentre l'inibizione specifica e diretta della trombina o del fattore Xa attenuerebbe la progressione dell’aterosclerosi. Sebbene la traduzione delle conoscenze mutuate dal modello animale all’uomo debba essere fatta con molta prudenza, le implicazioni cliniche di queste osservazioni,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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