Una metanalisi relativa a 12 trial di fase tre, 4 con dabigatran, 4 con rivaroxaban, 2 con apixaban e 2 con edoxaban per un totale di oltre 100.000 pazienti di cui oltre 57.000 trattati con NAO, costituisce un buon banco di prova per testare il rischio emorragico dei NAO nei confronti del warfarin, quando utilizzato con un target di INR tra 2 e 3. Il risultato è stato favorevole ai NAO da tutti i punti di vista: riduzione del 28% delle emorragie maggiori, del 47% di quelle fatali, del 57% di quelle intracraniche; inoltre, sempre i NAO hanno ridotto del 22% le emorragie non maggiori, ma di rilevanza clinica, e del 24% le emorragie totali. Tutte le riduzioni sono statisticamente significative. L’incidenza delle emorragie gastrointestinali è risultata sovrapponibile per i due trattamenti. Se si considerano in particolare le emorragie maggiori, su una casistica così ampia, si è osservato che queste hanno riguardato il 4% dei trattati con NAO...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA