Il beneficio della terapia beta bloccante dopo PTCA primaria di infarto miocardico non complicato da deficit di pompa non è stato dimostrato in modo definitivo. Lo studio ha coinvolto 444 pazienti (età mediana 66 anni, 18.2 di sesso femminile) estratti dal registro dello studio ALPS-AMI (studio multicentrico volto a confrontare gli effetti di statine idrofiliche e lipofiliche nella prevenzione secondaria di pazienti con infarto miocardico) caratterizzati da classe Killip 1 e seguiti prospetticamente per 3 anni dopo l’evento. Durante questo periodo di follow-up (completato in 413 pazienti, pari al 93% del totale dei pazienti arruolati) l’end point primario dello studio, cioè la morte per tutte le cause, è stato osservato in 21 pazienti (4.7%). L’analisi di Kaplan-Meier ha mostrato una incidenza significativamente più bassa di eveneti nei pazienti trattati con beta bloccante (2.7 vs 7.3%, long-rank p=0.025)....continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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