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I dati del registro SWEDEHEART fanno luce sulle potenzialità della troponina T cardiaca ad alta sensibilità nella pratica clinica
Fonte: J Am Coll Cardiol 2015;65:1655-1664.

I ricercatori svedesi, Melki e colleghi, si sono prefissi di valutare le implicazioni dell’introduzione del dosaggio della troponina T ad alta sensibilità (TnTas) nella pratica clinica e di definire a che livello di TnTas il rischio incominci ad aumentare. Hanno analizzato i dati relativi a 48.594 pazienti ricoverati per sintomi che indicavano una sindrome coronarica acuta e hanno suddiviso i pazienti in 4 gruppi: Gruppo 1, con TnTas < 6 ng/l; Gruppo 2, con TnTas fra 6 e 13 ng/l; Gruppo 3, con TnTas fra 14 e 49 ng/l (cioè un gruppo in cui la maggior parte dei pazienti avrebbero avuto una troponina negativa con i vecchi sistemi di dosaggio); e Gruppo 4, con TnTas ≥ 50 ng/l. I numeri di pazienti compresi nei diversi gruppi era pari a: 5.790 (11,9%), 6.491 (13,4%), 10.476 (21,6%), 25.837 (53,2%) nei gruppi 1, 2, 3 e 4, rispettivamente. Nei gruppi da 1 a 4, le proporzioni di pazienti con infarto miocardico erano pari a: 2,2,...continua a leggere

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