Alla SIPREC 2015 attenzione puntata all’aderenza al trattamento terapeutico nella prevenzione cardiovascolare.

Il grado di aderenza del paziente al trattamento può avere un impatto significativo sull’efficacia e il successo della terapia; una scarsa aderenza al trattamento può costituire un serio ostacolo al raggiungimento dei target terapeutici. L’aderenza è determinante per l’efficacia della terapia: nessun farmaco è efficace se il paziente non lo assume. Questa considerazione può essere fatta per le terapie croniche che prevengono la progressione delle complicanze ma vale anche per altre classi di farmaci salvavita come, ad esempio, i nuovi anticoagulanti orali (NAO) anche in relazione all’impossibilità di garantire diversamente l’efficacia in terapia. La mancata o ridotta aderenza si trasferisce in un aumento della progressione della malattia verso le sue complicanze, una ridotta sopravvivenza e un aumento dei costi, ad esempio in termini di maggiore necessità di ospedalizzazione per complicanze o recidive. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha descritto la scarsa aderenza al trattamento nelle malattie croniche (soprattutto quelle paucisintomatiche o asintomatiche, quali l’ipertensione arteriosa e le ipercolesterolemie) come un problema di grande rilevanza. La scarsa aderenza alla terapia causerebbe 194.500 morti l’anno in Europa e si stima che costi circa 125 miliardi di euro/anno in Europa e 300 miliardi di dollari/anno...continua a leggere