Menting e colleghi si sono prefissi di valutare gli eventi clinici >30 anni dopo la chiusura chirurgica del difetto del setto interventricolare (DSI) e hanno preso in considerazione soggetti sottoposti alla chiusura del DSI fra il 1968 e il 1980 e sottoposti a regolari follow-up almeno ogni 10 anni. Nell’anno 2012, essi hanno invitato i pazienti eleggibili a sottoporsi a una nuova valutazione cardiologica completa, comprensiva di elettrocardiogramma, Holter cardiaco, ecocardiogramma, test da sforzo al cicloergometro, dosaggio dei livelli ematici di peptide natriuretico di tipo B e valutazione globale dello stato di salute. La sopravvivenza cumulativa di tali pazienti è risultata pari all’86% a 40 anni. Le cause di morte erano: aritmie, scompenso cardiaco, endocardite, decesso per intervento cardiochirurgico valvolare, ipertensione polmonare, cause non cardiache e cause non note. La sopravvivenza globale senza...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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