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Cardiomiopatia Ipertrofica ed evidenza di basse percentuali di mortalità cardiovascolare grazie alle attuali strategie di management
Fonte: J Am Coll Cardiol. 2015;65(18):1915-1928. doi:10.1016/j.jacc.2015.02.061.

E’ ben noto che la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) sia associata a complicanze, tra cui la morte improvvisa o morte per scompenso cardiaco e una prognosi generalmente sfavorevole, con percentuali di mortalità annua fino al 6%. Questo studio ha mostrato che i recenti progressi circa il management, tra cui l’ impianto di defibrillatori (ICD), il trapianto di cuore, o altre misure terapeutiche hanno migliorato significativamente la sopravvivenza e il decorso clinico di pazienti adulti affetti da HCM. Abbiamo pertanto valutato gli outcomes a lungo termine su 1.000 pazienti adulti affetti da CMI con età compresa tra 30-59 anni (media 45 ± 8 anni) per oltre 7,2 ± 5,2 anni di follow-up Dei 1000 pazienti, 918 (92%) sono sopravvissuti a 53 ± 9,2 anni di età (range 32-80 anni) di cui il 91% dei viventi con nessun sintomo o con lievi sintomi all’ ultima valutazione clinica. Le morti ...continua a leggere

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