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Contributo del test cardiopolmonare alla prognosi di pazienti affetti da Cardiomiopatia ipertrofica
Fonte: AHJ. May 2015Volume 169, Issue 5, Pages 684–692.e1.

In questo studio, 1.005 pazienti con cardiomiopatia ipertrofica (50 ± 14 anni, 64% uomini, 77% in β-bloccanti) sono stati sottoposti a test cardiopolmonare (TCP) ed ecocardiografia. Sono state valutate le caratteristiche cliniche, le variabili ecocardiografiche, e la capacità di esercizio (consumo di ossigeno al picco [VO2] e frequenza cardiaca nel primo minuto di recupero [RFC]). L’endpoint finale era un composito di morte, adeguata scarica del defibrillatore, morte improvvisa resuscitata, ictus, e ricovero per insufficienza cardiaca. I valori medi di FE, il gradiente all’LVOT, e picco di VO2 erano rispettivamente 62% ± 6%, 92 ± 51 millimetri Hg e 21 ± 6 ml kg-1 min-1. Nonostante 789 pazienti (78%) in classe NYHA I-II, solo l'8% ha raggiunto più del 100% del VO2 di picco predetto per età e sesso, mentre il 77% e il 15% ha raggiunto rispettivamente  tra 50% e 100% e <50%,. Un gradiente all’...continua a leggere

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