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L'aggiunta di ivabradina a basse dosi di bisoprololo durante la riabilitazione cardiaca in pazienti con CABG migliora la capacità funzionale, incrementa il recupero della funzione sistolica, e riduce la disfunzione diastolica
Fonte: J Cardiovasc Pharmacol Ther. 2015. pii: 1074248415575963. [Epub ahead of print].

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Marazia S. dell’Ospedale S. G. Moscati di Taranto. Essendo poco noto l’utilizzo dell'ivabradina in riabilitazione cardiaca in pazienti sottoposti a bypass coronarico (CABG), i ricercatori hanno eseguito uno studio prospettico su pazienti ricoverati in riabilitazione cardiaca dopo recente bypass coronarico randomizzandoli  a Ivabradina 5 mg due volte al giorno + terapia medica standard compreso bisoprololo 1,25 mg una volta al giorno (gruppo I-BB, n = 38) o terapia medica standard, tra cui bisoprololo 2,5-3,75 mg una volta al giorno (gruppo BB, n = 43). I pazienti sono stati valutati al momento del ricovero, alla dimissione, e a 3 mesi. L'end point primario era il miglioramento dello stato funzionale, end point secondari erano il ​​miglioramento della funzione diastolica e il recupero della funzione...continua a leggere

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