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Efficacia dell’associazione ivabradina-beta bloccante nello scompenso cardiaco a funzione sistolica depressa: dati dallo studio SHIFT
Fonte: Cardiology 2015;131:218-24.

Lo studio presentato è una sottoanalisi dello studio SHIFT tesa ad analizzare la co-prescrizione di beta bloccanti ed iavbradina nei pazienti con scompenso cardiaco a funzione sistolica depressa, focalizzandosi con quello risultato più frequentemente utilizzato nella popolazione in studio, cioè il carvedilolo. Sono stati analizzati dati di 2.596 pazienti trattati con carvedilolo, 1.483 con bisoprololo, 1.424 con metoprololo e 197 con nebivololo utilizzando un’analisi “intention to treat”. La durata media del trattamento è stata di 19 mesi. Non è stata osservata alcuna differenza significativa negli effetti del’ivabradina sull’end point composito principale (morte cardiovascolare o ospedalizzazione per scompenso) tra i diversi beta bloccanti testati. L’associazione ivabradina-carvedilolo ha mostrato una frequenza più bassa dell’end-point primario (HR 0.8; 95% IC 0.68-0.94) così come delle ospedalizzazioni per scompenso e...continua a leggere

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