Secondo il recente articolo pubblicato sul Giornale Italiano di Cardiologia dal gruppo di elettrostimolatori capitanati da Renato Pietro Ricci, il follow-up dei pazienti portatori di dispositivo cardiaco impiantabile è responsabilità del centro impiantatore e diventa sempre più oneroso per il numero crescente di pazienti e per l’aumentata complessità tecnica dei dispositivi e clinica dei pazienti. Il monitoraggio remoto (RM) permette di ottimizzare l’organizzazione del lavoro e di migliorare sia la sorveglianza dei dispositivi che la gestione clinica del paziente. È dimostrato che il RM permette di ridurre il numero di visite ambulatoriali, il tempo richiesto per il follow-up, il tempo medico e infermieristico, i costi dell’assistenza e sociali. Il monitoraggio automatico continuo consente di identificare precocemente le malfunzioni del sistema impiantato ed eventi clinici quali aritmie e scompenso cardiaco. Una...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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