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I fattori psicosociali sembrano non avere alcun impatto sull'outcome del paziente sottoposto a trapianto cardiaco e pertanto non dovrebbero essere utilizzati per escludere candidati dalla lista per il trapianto
Fonte: Eur J Cardiothorac Surg. 2015. pii: ezv120. [Epub ahead of print].

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Sponga S dell’Università di Udine. Dal momento che la compliance del paziente dopo il trapianto di organi è considerata un fattore limitante per risultati a lungo termine, la valutazione psicosociale è comunemente impiegata per valutare l'idoneità al trapianto di organi. Pertanto i ricercatori hanno voluto valutare l'impatto delle caratteristiche psicosociali sui risultati a lungo termine dopo il trapianto di cuore presso il loro istituto. Sono stati arruolati 345 pazienti (82% uomini, età media: 56 ± 11 anni), che aveva subito un trapianto di cuore dal 1999 valutando i risultati clinici e psicosociali (in particolare l'impatto sulla sopravvivenza dell’habitus psicologico, dell’abuso di sostanze, della condizione economica, del livello di istruzione, dell’assistenza da parte di operatori sanitari e la distanza...continua a leggere

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