La fibrillazione atriale (FA) post-operatoria è la complicanza più comune in seguito ad intervento cardiochirurgico. La FA è sia causa che conseguenza di alterazioni elettrofisiologiche che concorrono nel determinare una patologica disomogeneità di depolarizzazione atriale e, conseguentemente, dispersione elettrica. La differenza in millisecondi fra la durata massima e minima dell’onda P all’ECG di superficie rappresenta una misura non invasiva, semplice e riproducibile della dispersione elettrica atriale (Pd). Con questi presupposti, lo scopo di questo studio era quello di indagare se la Pd rappresenti un marker di rischio di FA postoperatoria in una casistica di pazienti sottoposti a ciclo di riabilitazione cardiovascolare (RC) post-intervento cardiochirurgico. Sono stati consecutivamente arruolati soggetti sottoposti a ciclo di RC in seguito ad intervento cardiochirurgico presso l’Unità Operativa di Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare della Fondazione Don Gnocchi/Università degli Studi di Parma nel periodo compreso fra Ottobre 2013 e Ottobre 2014. La Pd è stata ottenuta misurando, con l’ausilio di lente d’ingrandimento millimetrata, la differenza tra la durata massima e minima dell’onda P sul tracciato elettrocardiografico di superficie a 12 derivazioni, effettuato durante il primo giorno di ricovero. L’insorgenza di FA è stata valutata mediante controllo telemetrico...continua a leggere