Gli studi regolatori sui NAO hanno fornito dati controversi circa la possibilità che essi aumentino il rischio di emorragie gastrointestinali, dato confermato da una recente metanalisi. A fare luce su questa controversia, viene ora pubblicata una indagine proveniente da un ampio database amministrativo americano riguardante oltre 90.000 pazienti trattati con dabigatran, rivaroxaban o warfarin tra il 2010 e il 2013. Tra i pazienti con fibrillazione atriale, rispetto ai pazienti trattati con warfarin, la prevalenza di eventi emorragici gastrointestinali è ridotta del 21% nel gruppo dabigatran e del 9% nel gruppo rivaroxaban: tuttavia, in entrambi i casi non si raggiunge la significatività statistica. Nel mondo reale, concludono gli Autori, si conferma che i nuovi anticoagulanti orali, rispetto al warfarin, non aumentano il rischio di emorragie gastrointestinali nella popolazione generale, evidenziando però che tale rischio effettivamente...continua a leggere