L’aumento della variabilità pressoria è stato indicato come possibile fattore di rischio cardiovascolare, soprattutto per ictus cerebrale. Questo studio è andato ad analizzare se misure di variabilità tra misurazione ambulatoria, domiciliare o office. Sono stati studiati 509 pazienti affetti da ipertensione di nuova diagnosi. La variabilità della pressione sistolica e diastolica è stata maggiore quando ricercata con l’ABPM (CV: 12.6 ± 2.8 /15.1 ± 3.4) rispetto alla pressione domiciliare (CV: 4,4 ± 1,8 / 4,7 ± 2.0, p < 0.001 vs CV ambulatoriale per entrambi) e office (CV: 4.8 ± 2.6 / 5.3 ± 2.6, p < 0.001 vs CV ambulatoriale per entrambi). A breve termine e a lungo termine la variabilità della PA valutata con diversi metodi di misurazione sembrano correlati solo debolmente l’uno con l’altro e probabilmente sprimono fenomeni diversi tra loro. Siamo lontani dal capire la variabilità...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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