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La maggiore durata dell’intervallo compreso tra il picco dell’onda T e la parte terminale di quest’ultima, è fortemente ed indipendentemente correlata all’insorgenza di eventi aritmici in pazienti affetti da Sindrome di Brugada
Fonte: Heart Rhythm Journal published online: July 21, 2015.

La stratificazione del rischio aritmico nella sindrome di Brugada (BS) rimane controversa. L’intervallo tra il picco T e la parte terminale dell’onda T (TPE), rappresenta un indicatore della dispersione transmurale della ripolarizzazione, ed è stato collegato all’insorgenza di aritmie ventricolari maligne in varie condizioni, ma che conducono a risultati discordanti nella BS. Pertanto abbiamo studiato la correlazione tra TPE ed eventi aritmici in un'ampia coorte di pazienti affetti da BS. Sono stati retrospettivamente inclusi 325 pazienti consecutivi affetti da BS (47 ± 13 anni, 259 maschi) con pattern all’ECG tipo 1 spontaneo (44%) o indotto da farmaci (56%): il 70% erano asintomatici, il 22% ha presentato sincope inspiegata e l'8% si è presentato con morte improvvisa (SD) o ha necessitato l’impianto di ICD (AT) al momento della diagnosi o nel corso di un follow-up medio di 48 ± 34 mesi. TPE è...continua a leggere

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