I sanguinamenti maggiori rappresentano gli eventi avversi più temuti del trattamento anticoagulante orale. In particolare, l’incidenza di sanguinamenti maggiori in pazienti con fibrillazione atriale (FA) non valvolare trattati con rivaroxaban, un inibitore diretto del fattore X attivato, è stata di circa il 3,6% per anno nello studio Rivaroxaban Once-Daily Oral Direct Factor Xa Inhibition Compared With Vitamin K Antagonism for Prevention of Stroke and Embolism Trial in Atrial Fibrillation (ROCKET-AF). Allo scopo di verificare questi dati nel contesto della vita reale, è stata eseguita un’analisi dell’enorme database medico del Dipartimento della Difesa Nord-Americano (MHS). Si tratta di un sistema che copre membri del Servizio Militare e le loro famiglie, per un totale di circa 10 milioni di persone. I pazienti di età superiore ai 65 anni coprono il 21% del MHS. Tra il 1 Gennaio 2013 ed il 31 Marzo 2014,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA