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IMAGINE 2: l'insulina basale peglispro in aggiunta agli antidiabetici orali nei pazienti con DMT2
Fonte: 51st Congress EASD - 2015.

Questo studio di fase 3, in doppio cieco, treat to target, è stato disegnato per verificare la non inferiorità dell'insulina basale peglispro (BIL), una nuova insulina "ultralenta", rispetto a glargine (GL) nel ridurre i valori di HbA1c in aggiunta agli antiidabetici orali (ADO) in pazienti con DMT2. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere BIL (n =1.003) o glargine (n = 535) in monosomministrazione serale per 52 settimane. A 168 pazienti è stata fatta anche una RMN addominale per verificare il contenuto di grasso intraepatico visto che BIL ha un profilo di azione epato preferenziale. I pazienti trattati con BIL hanno avuto una riduzione dell'HbA1c dopo 52 settimane superiore rispetto a quelli trattati con GL (-1.6 vs -1.3%; Δ=-.3% [95% CI: -.40, -.19]), avevano una HbA1c più bassa (6.9 vs 7.2%, p <.001) e in numero maggiore erano a target glicemico (HbA1c ≤ 6.5%: 36 vs 24%, p <.001; HbA1c < 7.0%: 58 vs 43%, p <.001). La variabilità glicemica era minore inoltre nel gruppo trattato con BIL in maniera statisticamente significativa. Il tasso totale di ipoglicemie era simile (BIL vs GL: 1.16 ± .06 vs 1.21 ± .07 eventi/pazienti/1 mese) così come l'incidenza delle ipoglicemie severe (.4 vs .6%) nei due gruppi. Il tasso invece di ipoglicemie notturne era inferiore nei pazienti che ricevevano BIL (.30 ± .02 vs .40 ± .03 eventi/pazienti/1 mese, p<.001). Inoltre più pazienti avevano una HbA1c...continua a leggere

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