Razionale dello studio è l’osservazione dell’importanza dello stress ossidativo nella patogenesi della nefropatia diabetica e l’evidenza di un’azione antiossidante da parte del carvedilolo. Lo studio è stato effettuato su topi spontaneamente diabetici divisi in tre gruppi in base a trattamento effettuato: 1) insulina (gruppo INS), 2) carvedilolo (10 mg/Kg) (gruppo CAR), 3) placebo (gruppo DM). Dopo 10 settimane di trattamento sono stati valutati escrezione urinaria di albumina, istomorfologia renale e stress ossidativo. Di particolare interesse è apparso il confronto tra i gruppi CAR e DM: nel gruppo CAR infatti sono risultati più bassi l’escrezione urinaria di albumina (42.82±3.94 vs 76.62±13.74 mg/die, p<0.05), l’indice mesangiale, l’escrezione urinaria di 8-idrodesossiguanosina, il numero di cellule glomerulari positive all’8-idrodesossiguanosina e l’espressione dell’mRNA per...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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