Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Radtke T dell’università di Berna, Svizzera. Dal momento che la risposta emodinamica alla sauna finlandese e la successiva immersione in acqua fredda in pazienti con scompenso cardiaco è sconosciuta i ricercatori hanno voluto misurare la risposta emodinamica a due consecutive saune finlandesi (80 ℃), seguite da una immersione finale in acqua fredda (12 ℃) in 25 partecipanti di sesso maschile che erano affetti da insufficienza cardiaca cronica (n = 12, 61,8 ± 9,2 anni) o da cardiopatia ischemica (n = 13, 61,2 ± 10,6 anni) e confrontandoli con soggetti di controllo (n = 12, 60,9 ± 8,9 anni). La gittata cardiaca è stata misurata in modo non invasivo, prima e subito dopo la prima sauna e dopo l'immersione in acqua fredda. La pressione arteriosa è stata misurata prima, durante e dopo la sauna. Il sistema nervoso...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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