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Nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a PCI con impianto di stent medicato, la somministrazione prolungata di una triplice terapia antitrombotica può essere dannosa a causa del notevole aumento del rischio di sanguinamento maggiore
Fonte: Coron Artery Dis. 2015 ;26(5):372-80.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Kang DO della Korea University di Seoul, Corea del Sud. Non essendo ancora chiara la terapia antitrombotica ottimale nei pazienti cardiopatici ischemici con fibrillazione atriale (FA) trattati con stent medicato (DES) i ricercatori hanno voluto confrontare i risultati clinici della triplice terapia antitrombotica (TAT, aspirina, tienopiridina, e warfarin) con la doppia terapia antiaggregante (DAPT, aspirina e tienopiridina) nei pazienti con FA trattati con DES. Sono stati arruolati e analizzati retrospettivamente 367 pazienti; 131 (35,7%) hanno ricevuto la TAT e 236 pazienti (64,3%) hanno ricevuto DAPT. La DAPT e il warfarin sono stati mantenuti per un minimo di 12 e 24 mesi, rispettivamente. L'endpoint primario era l'esito clinico a 2 anni, un composito di sanguinamento maggiore ed eventi cardiaci e cerebrali avversi maggiori (MACCE). I risultati clinici a 2...continua a leggere

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