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Gli anziani con alterata glicemia a digiuno non hanno un rischio aumentato di mortalità o eventi cardiovascolari
Fonte: Journal of the American Geriatrics Society Volume 63, Issue 7, pages 1435–1442, July 2015.

La popolazione mondiale sta invecchiando e con l’aumentare dell’età cresce il rischio di presentare un disturbo del metabolismo glucidico. In alcuni studi è stato osservato un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e mortalità in pazienti con alterata glicemia a digiuno (IFG), tuttavia questo dato non è mai stato valutato in una popolazione di soli anziani. In questo studio prospettico osservazionale, quasi mille pazienti di età compresa tra 70 e 90 anni, senza demenza, severe malattie neurologiche, neoplastiche o diabete mellito tipo 1, sono stati seguiti per due anni con visite mediche e esami ematochimici per valutate il metabolismo glucidico e l'infiammazione sistemica. La condizione di IFG è stata diagnosticata secondo i criteri ADA (glicemia a digiuno tra 100 e 125 mg/dl) e WHO (glicemia a digiuno tra 110 e 125 mg/dl), il diabete basandosi sul dato...continua a leggere

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