CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

I nuovi anticoagulanti orali hanno pari efficacia rispetto agli antagonisti della vitamina K nella gestione dei rischi trombotici nei pazienti anziani, ma il dabigatran è stato associato ad un più alto rischio di sanguinamento gastrointestinale
Fonte: Circulation 2015;132(3):194-204.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Sharma M del King's College di Londra. Non essendo chiaro l'uso dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) negli anziani, per l’alto rischio di sanguinamenti, per la presenza di maggiori comorbidità, per la politerapia e la farmacocinetica alterata in questa fascia di età, i ricercatori hanno eseguito una revisione sistematica ed una metanalisi degli studi randomizzati sui NAO (dabigatran, apixaban, rivaroxaban, e edoxaban) per valutare l'efficacia e i sanguinamenti del trattamento con i NAO rispetto alla terapia con gli antagonisti della vitamina K (AVK) nei pazienti anziani (di età ≥ 75 anni) trattati per tromboembolia venosa acuta o per la prevenzione dell’ictus nei pazienti affetti da fibrillazione atriale. Sono stati individuati solo 11 studi che hanno riportato dati su pazienti anziani. L'efficacia nella gestione dei rischi trombotici per ogni NAO era...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA