Le malattie neoplastiche sono ancora oggi una delle cause più frequenti di mortalità nella popolazione generale. L’utilizzo di farmaci antiblastici nella cura delle neoplasie risale agli inizi degli anni ’60. L’utilizzo di questi farmaci ha avuto un’evoluzione storica importante passando dalla monochemioterapia alla polichemioterapia. Non solo, ma negli anni ’70-’80 è stato anche introdotto il trattamento chemioterapico adiuvante con l’intento di distruggere, dopo l’intervento chirurgico, le eventuali micrometastasi del tumore primitivo ed aumentare così la percentuale di guarigione. La chemioterapia è stata associata alla radioterapia con risultati sempre più soddisfacenti. Uno dei principali problemi della chemioterapia è la tossicità e gli effetti collaterali. Gli effetti collaterali dei chemioterapici sono legati al fatto che anche le cellule dei tessuti e degli organi “normali’’ sono sensibili agli effetti antiproliferativi di tali agenti e questa sensibilità si manifesta attraverso una serie di effetti collaterali o tossici che possono variare in rapporto alla dose, alla modalità di somministrazione ed in base alla tipologia di farmaco utilizzato. Le manifestazioni tossiche della...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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