Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori Blann AD, Skjøth F, Rasmussen LH, Larsen TB e Lip GY dell’università di Birmingham, UK. Partendo dal presupposto che è raccomandato l’uso degli anticoagulanti orali (OAC) nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare (FA) per la prevenzione dell’ictus cerebri, mentre nella pratica clinica, molti pazienti non sono trattati o sono trattati con antiaggreganti-piastrinici, i ricercatori hanno valutato l’ipotesi se l’edoxaban abbia un migliore beneficio clinico netto (BNC, rapporto tra riduzione del rischio di ictus vs aumento del rischio di emorragie) rispetto al non trattamento o al trattamento con farmaci antiaggreganti piastrinici. Hanno eseguito una meta-analisi su dati pubblicati in 24 studi che hanno arruolato 203.394 pazienti con FA per confrontare indirettamente edoxaban con la sola aspirina, con aspirina più clopidogrel e con placebo....continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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