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La somministrazione di ossido nitrico durante e per le 24 ore successive ha ridotto l’incidenza del danno renale acuto nei pazienti sottoposti a bypass cardiopolmonare

Fonte: AHA 2015 - scientific session.

La complicanza più comune associata con una prolungata durata del bypass cardiopolmonare (CPB) è il danno renale acuto (AKI), che aumenta sensibilmente il tasso di mortalità. Un prolungato CPB provoca emolisi con alti livelli circolanti di emoglobina plasmatica (Hb). Nel plasma l’Hb distrugge l'ossido nitrico (NO) attraverso una reazione di diossigenazione, provocando vasocostrizione e danno del tubulo prossimale a livello renale e quindi danno renale acuto. I ricercatori di questo studio hanno ipotizzato che una esposizione a NO durante e dopo CPB possa proteggere il rene, con tre possibili meccanismi: 1. vasodilatazione selettiva della circolazione polmonare con conseguente aumento della gittata cardiaca e della perfusione renale. 2. Riduzione dell’ischemia con miglioramento della riperfusione; 3. L'ossidazione della Hb plasmatica a metHb, che non può...continua a leggere

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