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Effetti della PCI sulla sopravvivenza a lungo termine in pazienti con Cardiopatia Ischemica Stabile
Fonte: NEJM 373:1937-1946 November 12, 2015 DOI: 10.1056/NEJMoa1505532.

L’intervento coronarico percutaneo (PCI) risolve l’angina nei pazienti con cardiopatia ischemica stabile, ma gli studi clinici non hanno dimostrato che migliori la sopravvivenza. Tra il giugno 1999 e il gennaio 2004, sono stati casualmente assegnati 2.287 pazienti con cardiopatia ischemica stabile a: solo strategia di gestione iniziale di terapia medica ottimale (gruppo terapia medica) o terapia medica ottimale più PCI (gruppo PCI) e non sono state trovate differenze significative in termini di sopravvivenza nel corso di un follow-up mediano di 4,6 anni. Ora, in questo studio, si riporta la percentuale di sopravvivenza tra i pazienti che sono stati seguiti per un massimo di 15 anni. E' stata ottenuta l'autorizzazione dai pazienti presso il Department of Veterans Affairs (VA) e alcuni siti non VA negli Stati Uniti per monitorare la loro sopravvivenza dopo che il periodo di...continua a leggere

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