La malattia cardiovascolare (CV) è la principale causa di morbilità e mortalità nei soggetti con diabete mellito tipo 2 (DM2). In questi pazienti il rischio CV è correlato non solo agli effetti dell’iperglicemia, ma anche alle comorbidità associate, quali obesità e ipertensione arteriosa: pertanto, l’approccio terapeutico deve essere il più possibile multifattoriale. Le gliflozine, una nuova classe di ipoglicemizzanti orali che favorisce l’eliminazione di glucosio attraverso le urine, oltre che sulla glicemia, sono efficaci anche su altri parametri quali la pressione arteriosa (PA), il peso corporeo, i livelli di acido urico, etc. Gli Autori hanno valutato gli effetti di empagliflozin sulla PA e sui marker di rigidità arteriosa e di resistenza vascolare in pazienti con DM2. Infatti, hanno eseguito una analisi post-hoc di dati provenienti da 5 studi di fase III condotti su pazienti diabetici ipertesi trattati con empagliflozin. Oltre...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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