Tutti i farmaci anticoagulanti si accompagnano ad un aumentato rischio di emorragie maggiori, incluse quelle del tratto gastrointestinale (GI). In particolare è stato osservato un aumento relativo delle emorragie GI con dabigatran 150 mg, rivaroxaban 20 mg ed edoxaban 60 mg, mentre tale eccesso non è stato osservato né con dabigatran 110 mg, né con apixaban 5 mg. Nel complesso è importante ricordare che l’incidenza totale di emorragie maggiori è ridotta rispetto al warfarin con dabigatran 110 mg, edoxaban e apixaban.
Nel numero di dicembre 2015 di JACC i ricercatori del Rocket AF hanno effettuato una utilissima analisi di quali fossero le caratteristiche dei 684 pazienti con emorragia GI, sul totale dei 14.200 pazienti arruolati nello studio, in modo da fornire indicazioni da utilizzare nella pratica clinica. Innanzitutto è necessario ricordare che sono considerate emorragie maggiori quelle caratterizzate dalla perdita di > 2 g di Hb e/o che hanno richiesto trasfusioni. Nel 48% dei casi riguardavano il tratto GI superiore (melena o ematemesi), nel 23% il tratto GI inferiore e nel 29% il retto e che questi pazienti, come si poteva prevedere, erano più anziani, più spesso donne, con storia di pregressa TAO, insufficienza renale, diabete, ipertensione arteriosa,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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