Benchè la terapia beta bloccante sia un caposaldo del trattamento di diverse patologie cardiovascolari, è stata sollevata qualche perplessità sulla sicurezza del loro utilizzo nel paziente con apnea ostruttiva del sonno (OSA) non in trattamento in relazione alla bradicardia spesso indotta dall’OSA. Lo studio ha pertanto valutato gli effetti del trattamento beta bloccante sulle fluttuazioni della frequenza cardiaca indotte dall’OSA in pazienti ipertesi. Sono stati identificati 88 pazienti ipertesi (56 in terapia beta bloccante e 32 “naive” alla terapia beta bloccante), affetti da OSA da moderata a severa e senza comorbidità polmonari o necessità di terapia antiaritmica. Il tempo di sonno è risultato paragonabile nel gruppo trattato e non trattato con beta bloccante così come anche la bradicardia indotta da OSA (53.8±9.6 vs 54.4±7.8 bpm, p=0.78), tuttavia nel gruppo in beta bloccante si è osservata una significativa...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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