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Un caso da «far girar la testa»
Shadowbox.init(); $(function(){ $(".risposta").hide(); $(".hide").hide(); }); function Risposta(id_risposta) { $("#" + id_risposta).show(); } function Continua(id_contenitore, id_risposta) { $("#contenitore" + id_contenitore).show().appendTo("#" + id_risposta); } Ottavio, 72 anni, commerciante in pensione, affetto da ipercolesterolemia in trattamento con atorvastatina (40 mg/die) ed ipertensione arteriosa trattata con amlodipina (10 mg/die) e ramipril (2.5 mg bid), giungeva alla nostra osservazione per comparsa, da circa 5 giorni, di vertigini soggettive nel passaggio dalla posizione seduta a quella ortostatica, associate a cardiopalmo.
 Presso il pronto soccorso, i marcatori di miocardiocitonecrosi erano nella norma. L’esame neurologico risultava negativo; PA 155/75 mmHg, FC 82 bpm (valori sostanzialmente sovrapponibili in clino/orto-statismo); soffio carotideo bilaterale, niente di rilevante in ambito cardiologico, polmonare ed addominale. Lo specialista ORL escludeva patologie di propria pertinenza. Gli esami ematochimici di routine non evidenziavano alterazioni degne di nota. Un ECG rilevava la presenza di ritmo sinusale con FC media pari a 80 bpm, emiblocco anteriore sinistro e numerosi battiti ectopici ventricolari anche in ritmo bigemino (Figura 1).

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