Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare se dosi superottimizzate di beta-bloccante (superiore a quelle raccomandate dalle linee guida) abbiano effetti benefici sull'outcome nei pazienti con scompenso cardiaco sottoposti ad impianto di ICD/CRT. Sono stati valutati 202 pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico (FE <40%; pregresso impianto di ICD / CRT-D) in terapia beta-bloccante. In tutti i pazienti è stata effettuata una valutazione clinico-strumentale completa per un follow-up medio di 4,5 anni, valutando l’outcome cardiovascolare di scompenso acuto e aritmie maggiori interrotte da ATP o shock. L'utilizzo di dosi superottimizzate è stato possibile in una adeguata percentuale di pazienti (n. 76 ; 38%), nei quali è stata riscontrata una riduzione statisticamente significativa degli eventi cardiovascolari nel corso del follow-up ( 17 pz nel gruppo superottimizzato vs...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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