Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Nielsen PB della Aalborg University, Danimarca. L’emorragia intracranica è la complicanza più temuta della terapia anticoagulante orale, tuttavia il trattamento per i pazienti con fibrillazione atriale che sopravvivono ad una emorragia intracranica rimane sconosciuto, pertanto i ricercatori hanno voluto valutare se in questi malati il ripristino di un trattamento anticoagulante orale è associato ad un minor rischio di ictus e di mortalità rispetto al non riprendere la terapia. Sono stati identificati nel periodo tra il 1997 e il 2013, in 3 registri nazionali danesi, pazienti affetti da fibrillazione atriale con emorragia intracranica. I pazienti sono stati stratificati per regimi di trattamento (nessun trattamento, il trattamento anticoagulante orale, o la terapia antiaggregante piastrinica)...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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