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Un valore di troponina T ≥ 14 ng per litro non identifica pazienti con diabete e cardiopatia ischemica stabile che possano beneficiare di una rivascolarizzazione coronarica
Fonte: N Engl J Med. 2015 Aug 13;373(7):610-20. doi: 10.1056/NEJMoa1415921.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori del BARI 2D study. Essendo utilizzato il dosaggio della troponina per identificare i pazienti con sindromi coronariche acute che potrebbero trarre beneficio da una  rivascolarizzazione coronarica urgente, i ricercatori hanno voluto valutare se tale dosaggio è utilizzabile in pazienti con cardiopatia ischemica stabile con il fine di identificarne quelli ad alto rischio di eventi cardiovascolari che potrebbero trarre beneficio da una rivascolarizzazione. Pertanto è stata dosata la troponina T ad alta sensibilità al basale in 2.285 pazienti che avevano diabete di tipo 2 e malattia ischemica stabile e sono stati arruolati nel BARI 2D Study. L’end point composito era morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico, o ictus; inoltre è stato valutato se la rivascolarizzazione ha ridotto il tasso di endpoint composito nei pazienti con...continua a leggere

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