L’introduzione in commercio dei nuovi anticoagulanti orali si è accompagnata inizialmente ad una certa preoccupazione legata alla mancanza di un antidoto specifico in caso di emorragie maggiori o di interventi di emergenza. Ora, a cinque anni dalla loro commercializzazione, si può affermare che gran parte di queste remore sono rientrate, come emerge dalla review pubblicata in dicembre dai canadesi Weitz e Pollock su Thrombosis and Haemostasis che fa il punto sul rischio emorragico connesso con l’uso dei nuovi anticoagulanti orali. Dai grandi trial è emerso in sintesi che Dabigatran 110 mg, Apixaban e Edoxaban si accompagnano a meno emorragie maggiori rispetto al Warfarin, tutti presentano una riduzione importante delle emorragie cerebrali, Dabigatran 150 mg, Rivaroxaban e Edoxaban 60 mg sono gravati da un eccesso di emorragie dell’apparato digerente, infine tutte le molecole hanno dimostrato una riduzione delle emorragie...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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