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L’insufficienza renale acuta indotta da mezzo di contrasto dopo PCI nei pazienti con SCA è associata in modo indipendente ad un aumentato rischio di eventi ischemici ed emorragici sia a breve che a lungo termine
Fonte: Circulation: Cardiovascular Interventions. 2015; 8: e002475 - doi: 10.1161/CIRCINTERVENTIONS.114.002475 - Daniele Giacoppo, MD.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da  Daniele Giacoppo, della Icahn School of Medicine at Mount Sinai, New York. L’insufficienza renale acuta indotta da mezzo di contrasto (CI-AKI), definita come un aumento della creatinina sierica ≥ 0.5 mg / dL o  ≥ 25% entro 72 ore dopo l'esposizione al contrasto, è una complicanza comune nelle procedure che richiedono mezzi di contrasto (mdc) ed è associata ad un aumento della  morbilità che la mortalità sia a breve che a lungo termine. Tuttavia solo pochi studi descrivono gli effetti della CI-AKI in pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA) su larga scala, e non è stato ampiamente studiato il rapporto tra CI-AKI ed eventi emorragici. Pertanto i ricercatori hanno valutato l'impatto di CI-AKI dopo PCI nei pazienti con SCA. Sono stati...continua a leggere

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