Fonte: Acta cardiologica 2015;70:565-72.
Si tratta di uno studio che ha indagato l’impatto della riduzione della frequenza cardiaca ottenuta con terapia beta bloccante sulla capacità di esercizio in pazienti con scompenso cardiaco a funzione sistolica depressa (HF) di recente riscontro. Sono stati arruolati 50 pazienti con diagnosi di HF non antecedente a 30 giorni. In tutti i soggetti è stato condotto un test cardiorespiratorio al baseline e dopo 6 e 12 mesi. I pazienti erano tutti inclusi in un programma di ottimizzazione dell’aderenza terapeutica secondo le indicazioni delle linee guida. Al baseline e a 6 o 12 mesi la frequenza cardiaca a riposo era inferiore a 70 bpm rispettivamente nel 36%,70% e 62% dei pazienti. La dose di beta bloccante a 12 mesi era simile tra i pazienti con frequenza cardiaca < o > di 70 bpm (p=0.63). Nonostante un simile programma di titolazione della dose, i pazienti con FC a riposo < 70 bpm...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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