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Terapia beta bloccante e arresto cardiaco extraospedaliero

Fonte: Am Heart J 2015;170:1018-1024.

Recenti dati suggeriscono che la terapia beta bloccante possa svolgere un ruolo negativo sulle possibilità di sopravvivenza dopo un arresto cardiaco extra ospedaliero (OCHA), in quanto favorirebbe l’evoluzione verso un ritmo non defibrillabile. Questo studio ha indagato l’associazione tra uso di beta bloccanti e mortalità post OCHA. Lo studio, osservazionale, è stato condotto usando il database Toronto Rescue Epistry, che raccolto dati di pazienti con OCHA tra il 2005 e il 2010. Sono stati inclusi nell’analisi pazienti di età > 65 anni con un arresto non traumatico e sottoposti a manovre di rianimazione. Sono stati confrontati i dati di soggetti esposti a beta bloccante entro i 90 giorni precedenti l’evento con quelli di pazienti non trattati con beta bloccanti. L’outocome primario è stata la mortalità a 30 giorni. Sono stati analizzati dati di...continua a leggere

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