CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

La bradicardia non è generalmente associata con una aumentata incidenza di malattia cardiovascolare o mortalità ad eccezione di una potenziale associazione nei pazienti che assumono farmaci bradicardizzanti
Fonte: JAMA Intern Med. 2016;176(2):219-227. doi:10.1001/jamainternmed.2015.7655 - Ajay Dharod, MD.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Jay Dharod della Wake Forest School of Medicine, Winston-Salem, USA. La bradicardia di per sé non aumenta la mortalità o il rischio cardiovascolare globale, ma può essere rilevante in un paziente con malattia cardiovascolare (CVD). A tal proposito vi è una scarsità di informazioni disponibili sulla frequenza cardiaca (FC) inferiore a 50 battiti al minuto (bpm) tra gli adulti di mezza età o più anziani, pertanto i ricercatori hanno voluto valutare se la bradicardia asintomatica è associata ad un profilo di rischio cardiovascolare più basso, meno aterosclerosi subclinica, e una diminuzione dell’incidenza cardiovascolare e della mortalità. È stata eseguita una analisi retrospettiva che ha incluso 6.733 partecipanti al Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis, in cui sono stati reclutati (tra il...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA