L’avvento dei nuovi anticoagulanti orali ha stimolato numerosi studi sulla scoagulazione nella fibrillazione atriale, tra cui l’italiano ATA-AF, dai quali è emerso che una percentuale ancora troppo alta di pazienti è sottotrattata (cioè non viene scoagulata anche se ne avrebbe l’indicazione) e sopratrattata (cioè è trattata con anticoagulanti e aspirina anche in assenza di una sindrome coronarica acuta recente). A questo proposito è utile l’analisi proposta dal Registro EORP-AF (Euro-Observational Research Programme-Atrial Fibrillation) che coinvolge i paesi aderenti alla Società Europea di Cardiologia. Dei 2.634 pazienti ad alto rischio il 61% risulta trattato secondo le Linee Guida, percentuale migliorabile ma comunque migliore di quelle riportate in letteratura, mentre il 21% è sovratrattato e il 18% è sottotrattato. Dall’analisi effettuata risulta che i pazienti ad alto rischio ischemico come quelli diabetici,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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